mercoledì 12 dicembre 2012

Comunicato Stampa 8 dicembre 2012

UN TALENTO ALLA REGIA: CLAUDIA PUGLISI DIRIGE “ETERNITY”
LA “PRIMA” IL 19 DICEMBRE AL TEATRO GARIBALDI DI MODICA
RIFLETTORI PUNTATI SULLA PROBLEMATICA DELL’AMIANTO

Claudia Puglisi, regista e drammaturga, è uno dei talenti più interessanti in circolazione. La critica nazionale se n’è accorta da tempo. Appena 31 anni e già una bacheca ricca di riconoscimenti. Premio internazionale di regia “Fantasio Piccoli” con Amleto; Premio Ustica con San Bernardo su “Binnu” Provenzano; finalista di “Scenario infanzia” con Pinosso. E’ lei ad avere accettato la sfida di dirigere l’opera teatrale venuta fuori da un’idea di Turi Occhipinti e Gaetano Scollo dell’associazione Esposti Amianto Sicilia. Con la compagnia “Prese fuoco” non ci pensa un attimo e si butta a capofitto per dare vita al progetto. La “prima” in programma mercoledì 19 dicembre al Teatro Garibaldi di Modica si propone già come l’avvenimento dell’anno anche per le ricadute sociali che l’opera è destinata ad avere. Claudia Puglisi, che oltre a dirigere l’opera ha scritto pure i testi, si avvarrà della partecipazione di due attori come Marcello Perracchio e Silvia Scuderi che hanno già dimostrato, con la partecipazione al cortometraggio “Lamiantu”, di avere assimilato nel modo migliore gli elementi caratterizzanti di un’iniziativa che punta a sensibilizzare attraverso l’arte. “In Italia dal 1911 – dice Puglisi – l’amianto si diffonde in maniera capillare su tutto il territorio: dai tubi degli acquedotti alle fioriere, dai tetti dei capannoni alle sedie da spiaggia. L’amianto è ovunque. E’ nelle nostre case ed è mortale. Benché fosse già noto che le fibre dell’amianto provocano una grave forma di cancro, il mesotelioma pleurico, le fabbriche continuarono la produzione fino al 1992 tentando di mantenere gli operai in un totale stato di ignoranza rispetto ai danni che è in grado di provocare una sola fibra di amianto, al fine di prolungare la produzione e aumentare i profitti. Ancora una volta l’ennesima storia italiana di soprusi e ingiustizia. Una storia in cui siamo tutti coinvolti, una storia dai tratti oscuri e inquietanti, che ha il sapore dei veleni medievali, che ci ricorda le storie narrate sugli untori che portavano la peste contagiando intere città. Bene, è questa l’atmosfera che ho cercato di ricreare nella nostra opera teatrale”. “Eternity” si avvarrà del supporto di Aurelio Ciaperoni per le scene, Daniela Cernigliaro per i costumi, Fiorenza Dado per le luci. Un evento culturale che accende i riflettori in modo inedito sulla discussa problematica.

 
 

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