L’ANGELO DELLA MORTE “CONDANNA” IL
MAGNATE LOUIS DE CARTIER E IL TEATRO SI TRASFORMA IN UN’AULA DI
TRIBUNALE.
L’angelo
della morte giudica Louis De Cartier. E lo condanna. Senza appello. Una scena
ieratica, ancestrale, quasi a volere sottolineare che in un luogo sacro come il
teatro si riesce a punire il carnefice al contrario di quanto non è stato
possibile fare nelle aule di un Tribunale. Un forte impatto emotivo, un pugno
allo stomaco, la rappresentazione di “Eternity”, l’opera scritta e diretta da
Claudia Puglisi venuta fuori da un’idea di Turi Occhipinti e Gaetano Scollo.
Ieri sera, alla “prima” tenutasi al teatro Garibaldi di Modica, applauditissimi
Marcello Perracchio, che interpreta il barone e magnate belga De Cartier, uno
dei due imputati dichiarati colpevoli nel processo Eternit, che si rifiuta di
pagare le provvisionali stabilite dal Tribunale di Torino in favore delle parti
civili, e Silvia Scuderi che, bardata con due ali imponenti per vestire i panni
dell’angelo della morte, in oltre un’ora di spettacolo, con gesti e silenzi,
riesce a comunicare più di mille parole. Un duello non convenzionale tra De Cartier
e l’essere soprannaturale, un confronto a tratti lirico e impietoso, in cui
Scuderi riesce a rendere al meglio le movenze della propria espressività,
lasciando al grande istrione Perracchio la possibilità di esternare, in un
monologo articolato e mai banale, le proprie paure, i propri ripensamenti, le
proprie determinazioni, quando si trova ormai alle prese con il giudizio
divino. I morti per amianto, che hanno respirato la polvere killer, la stessa
che procura tumori invincibili e che diventa il terzo protagonista sul
palcoscenico per il continuo incedere degli effetti scenici curati da Aurelio
Ciaperoni, trovano così giustizia. E’ quest’ultima la parola che nessuno cita
durante lo spettacolo teatrale ma che aleggia impietosa. La stessa che passa
nella mente di tutti dopo che De Cartier si rende conto che non potrà sostenere
un peso così insopportabile.
“Era
impegnativo – afferma la regista Puglisi – riuscire a trattare un tema del
genere in un modo che non fosse banale, creare qualcosa che potesse rimanere
nella gente come un’emozione, che potesse arrivare vera e viva. E’ un tema
importante su cui è necessario sensibilizzare il grande pubblico. Per questo
abbiamo pensato a qualcosa che colpisse a livello emotivo affinché potesse
rimanere nella memoria”. Puglisi con la “Compagnia Prese Fuoco” ha messo in
piedi un allestimento scenico di grande impatto grazie anche ai costumi di
Daniela Cernigliaro e alle luci di Fiorenza Dado. “Dobbiamo ringraziare tutti
coloro che hanno reso possibile questo importante evento teatrale – ha detto il
portavoce dell’associazione Esposti Amianto Sicilia, Turi Occhipinti, da cui ha
preso il via l’intero progetto – che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica
su un argomento così forte. Ringraziamo anche i rappresentanti delle
istituzioni che non ci hanno fatto mancare il loro appoggio così come gli
sponsor che hanno condiviso l’idea forte del nostro progetto”. Questa mattina,
sempre al Garibaldi, una rappresentazione è riservata alla scuole mentre
stasera, ancora una volta alle 20,30, è in programma una replica dello
spettacolo.
Ufficio Stampa Giorgio Liuzzo
TG Sicilia Edizione delle 19.30: