martedì 14 maggio 2013

Incontro avvenuto l'8 maggio 2013 alle ore 11.30, presso la Delegazione del Ministero della Cultura di Tangeri.


I nominativi delle persone presenti all'incontro:
  - ABDELAZIZ EL IDRISSI, delegato del Ministero della Cultura di Tangeri (dietro la scrivania)
- SILVIA COARELLI, direttrice della Fondation Méditerranéenne "Elisa Chimenti" - Tangeri
-  TURI OCCHIPINTI e GAETANO SCOLLO, presidente e consigliere EAS - Esposti Amianto Sicilia (Ragusa)
- CLAUDIA PUGLISI e SILVIA SCUDERI, La Compagnia Prese Fuoco

Durante l'incontro si è discusso delle strategie da adoperare per cominciare la campagna di sensibilizzazione e informazione in Marocco a partire dal territorio di Tangeri.
Il delegato si è mostrato molto interessato alla questione dell'amianto, e ha proposto un incontro fra l'Association Patrimonio Litoral Mèditerranèen, la Commision Technique de Tanger Ordre des Architectes, la Fondation Méditerranéenne "Elisa Chimenti", l'E.A.S. e La Compagnia Prese Fuoco, che avrà luogo venerdì 10 Maggio 2013, presso il Palazzo delle Istituzioni Italiane di Tangeri.

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All’attenzione del Delegato del Ministero della Cultura di Tangeri, Abdelaziz El Idrissi.
In Italia dal 1911 l’amianto si diffonde in maniera capillare su tutto il territorio: dai
tubi degli acquedotti, alle fioriere, dai tetti dei capannoni alle sedie da spiaggia, dai
treni alle navi. Considerato il materiale del futuro per le sue caratteristiche, prima fra
tutte l’indistruttibilità, il prodotto ricavato dalla sua lavorazione viene immesso sul
mercato con il nome di “Eternit” , e con la garanzia della sua affidabilità, si diffonde
ovunque. Benché fosse già noto a partire dagli anni ‘40, che anche una sola fibra di
amianto, se inalata, è in grado di provocare una gravissima forma di tumore polmonare
(il mesotelioma pleurico), le fabbriche continuarono la produzione fino al 1992 tentando
di mantenere gli operai in un totale stato di ignoranza rispetto ai danni che è in grado di
causare l’amianto. In quegli anni si ammalavano di cancro anche le mogli degli operai,
semplicemente lavando gli abiti da lavoro dei mariti, e interi paesi nei pressi delle
fabbriche in cui il vento portava la polvere mortale.
Oggi che la produzione è stata interrotta, rimane pressante il problema dello
smaltimento dei rifiuti e il loro riutilizzo sconsiderato in costruzioni arrangiate o di
fortuna.
L’associazione E.A.S. Esposti Amianto Sicilia è impegnata da anni in un progetto di
sensibilizzazione e lotta contro la disinformazione. Nel 2011, fra gli altri progetti,
Gaetano Scollo e Turi Occhipinti in collaborazione con l’ O.N.A. ( Associazione Nazionale
Esposti Amianto), hanno realizzato il documentario dal titolo “LAMIANTU”, con lo scopo
di divulgare la testimonianza di alcune delle vittime dell’amianto nelle scuole e nelle
associazioni del territorio siciliano. Inoltre, dalla collaborazione con La Compagnia
Prese Fuoco, nel dicembre 2012, è nato lo spettacolo teatrale dal titolo “ETERNITY”,
realizzato grazie alla partecipazione e alla sponsorizzazione di numerosi enti che
appoggiano l’Associazione, tra cui: la Provincia Regionale di Ragusa, l’Associazione
Italiana Oncologia Medica, la Camera di Commercio, il Comune di Ragusa (sede ufficiale
dell’E.A.S.).
In accordo con il nostro percorso ed i nostri intenti, e dato l’uso incosciente del
materiale che noi stessi abbiamo visto in Marocco, chiediamo al Vostro Istituto una
collaborazione che ci permetta di tradurre il cortometraggio LAMIANTU,  allo scopo di
renderne possibile la divulgazione nelle scuole, associazioni e università del territorio di
a partire dalla città diTangeri. 
Necessitiamo della registrazione di un file audio con i testi del documentario che noi
stessi forniremo. L’E.A.S. si farà inoltre carico di inserire il file audio sulle riprese video,
in modo da creare un prodotto che possa essere fruibile da un pubblico quanto più vasto
possibile.
Ci piacerebbe cominciare insieme un percorso di informazione e sensibilizzazione
del territorio, coinvolgendo non solo gli istituti di formazione ma anche le strutture
sanitarie, ad esempio, per cercare di raggiungere quanta più popolazione possibile,
creando occasioni per incontri e dibattiti sull’argomento. 
Cordiali saluti,


E.A.S. ,  La Compagnia Prese Fuoco.

giovedì 20 dicembre 2012

UN SUCCESSO IERI LA “PRIMA” DI ETERNITY AL GARIBALDI DI MODICA


L’ANGELO DELLA MORTE “CONDANNA” IL MAGNATE LOUIS DE CARTIER E IL TEATRO SI TRASFORMA IN UN’AULA DI TRIBUNALE.


L’angelo della morte giudica Louis De Cartier. E lo condanna. Senza appello. Una scena ieratica, ancestrale, quasi a volere sottolineare che in un luogo sacro come il teatro si riesce a punire il carnefice al contrario di quanto non è stato possibile fare nelle aule di un Tribunale. Un forte impatto emotivo, un pugno allo stomaco, la rappresentazione di “Eternity”, l’opera scritta e diretta da Claudia Puglisi venuta fuori da un’idea di Turi Occhipinti e Gaetano Scollo. Ieri sera, alla “prima” tenutasi al teatro Garibaldi di Modica, applauditissimi Marcello Perracchio, che interpreta il barone e magnate belga De Cartier, uno dei due imputati dichiarati colpevoli nel processo Eternit, che si rifiuta di pagare le provvisionali stabilite dal Tribunale di Torino in favore delle parti civili, e Silvia Scuderi che, bardata con due ali imponenti per vestire i panni dell’angelo della morte, in oltre un’ora di spettacolo, con gesti e silenzi, riesce a comunicare più di mille parole. Un duello non convenzionale tra De Cartier e l’essere soprannaturale, un confronto a tratti lirico e impietoso, in cui Scuderi riesce a rendere al meglio le movenze della propria espressività, lasciando al grande istrione Perracchio la possibilità di esternare, in un monologo articolato e mai banale, le proprie paure, i propri ripensamenti, le proprie determinazioni, quando si trova ormai alle prese con il giudizio divino. I morti per amianto, che hanno respirato la polvere killer, la stessa che procura tumori invincibili e che diventa il terzo protagonista sul palcoscenico per il continuo incedere degli effetti scenici curati da Aurelio Ciaperoni, trovano così giustizia. E’ quest’ultima la parola che nessuno cita durante lo spettacolo teatrale ma che aleggia impietosa. La stessa che passa nella mente di tutti dopo che De Cartier si rende conto che non potrà sostenere un peso così insopportabile.
“Era impegnativo – afferma la regista Puglisi – riuscire a trattare un tema del genere in un modo che non fosse banale, creare qualcosa che potesse rimanere nella gente come un’emozione, che potesse arrivare vera e viva. E’ un tema importante su cui è necessario sensibilizzare il grande pubblico. Per questo abbiamo pensato a qualcosa che colpisse a livello emotivo affinché potesse rimanere nella memoria”. Puglisi con la “Compagnia Prese Fuoco” ha messo in piedi un allestimento scenico di grande impatto grazie anche ai costumi di Daniela Cernigliaro e alle luci di Fiorenza Dado. “Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo importante evento teatrale – ha detto il portavoce dell’associazione Esposti Amianto Sicilia, Turi Occhipinti, da cui ha preso il via l’intero progetto – che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica su un argomento così forte. Ringraziamo anche i rappresentanti delle istituzioni che non ci hanno fatto mancare il loro appoggio così come gli sponsor che hanno condiviso l’idea forte del nostro progetto”. Questa mattina, sempre al Garibaldi, una rappresentazione è riservata alla scuole mentre stasera, ancora una volta alle 20,30, è in programma una replica dello spettacolo.

Ufficio Stampa Giorgio Liuzzo




TG Sicilia Edizione delle 19.30:



mercoledì 12 dicembre 2012

Comunicato Stampa 8 dicembre 2012

UN TALENTO ALLA REGIA: CLAUDIA PUGLISI DIRIGE “ETERNITY”
LA “PRIMA” IL 19 DICEMBRE AL TEATRO GARIBALDI DI MODICA
RIFLETTORI PUNTATI SULLA PROBLEMATICA DELL’AMIANTO

Claudia Puglisi, regista e drammaturga, è uno dei talenti più interessanti in circolazione. La critica nazionale se n’è accorta da tempo. Appena 31 anni e già una bacheca ricca di riconoscimenti. Premio internazionale di regia “Fantasio Piccoli” con Amleto; Premio Ustica con San Bernardo su “Binnu” Provenzano; finalista di “Scenario infanzia” con Pinosso. E’ lei ad avere accettato la sfida di dirigere l’opera teatrale venuta fuori da un’idea di Turi Occhipinti e Gaetano Scollo dell’associazione Esposti Amianto Sicilia. Con la compagnia “Prese fuoco” non ci pensa un attimo e si butta a capofitto per dare vita al progetto. La “prima” in programma mercoledì 19 dicembre al Teatro Garibaldi di Modica si propone già come l’avvenimento dell’anno anche per le ricadute sociali che l’opera è destinata ad avere. Claudia Puglisi, che oltre a dirigere l’opera ha scritto pure i testi, si avvarrà della partecipazione di due attori come Marcello Perracchio e Silvia Scuderi che hanno già dimostrato, con la partecipazione al cortometraggio “Lamiantu”, di avere assimilato nel modo migliore gli elementi caratterizzanti di un’iniziativa che punta a sensibilizzare attraverso l’arte. “In Italia dal 1911 – dice Puglisi – l’amianto si diffonde in maniera capillare su tutto il territorio: dai tubi degli acquedotti alle fioriere, dai tetti dei capannoni alle sedie da spiaggia. L’amianto è ovunque. E’ nelle nostre case ed è mortale. Benché fosse già noto che le fibre dell’amianto provocano una grave forma di cancro, il mesotelioma pleurico, le fabbriche continuarono la produzione fino al 1992 tentando di mantenere gli operai in un totale stato di ignoranza rispetto ai danni che è in grado di provocare una sola fibra di amianto, al fine di prolungare la produzione e aumentare i profitti. Ancora una volta l’ennesima storia italiana di soprusi e ingiustizia. Una storia in cui siamo tutti coinvolti, una storia dai tratti oscuri e inquietanti, che ha il sapore dei veleni medievali, che ci ricorda le storie narrate sugli untori che portavano la peste contagiando intere città. Bene, è questa l’atmosfera che ho cercato di ricreare nella nostra opera teatrale”. “Eternity” si avvarrà del supporto di Aurelio Ciaperoni per le scene, Daniela Cernigliaro per i costumi, Fiorenza Dado per le luci. Un evento culturale che accende i riflettori in modo inedito sulla discussa problematica.